UN TERRACQUARIO PER  LE ORCHIDEE

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Spesso chi coltiva orchidee in casa ha difficoltà a creare un ambiente idoneo per la coltivazione e spazio da dedicare a queste piante. Una buona soluzione è costruirsi un terracquario. Un terracquario è infatti, come dice la parola, una via di mezzo fra un terrario ed un acquario. E' quindi una teca con una parte asciutta ed aerea ed una contenente acqua. Il vantaggio del terracquario è quello di essere esteticamente molto valido e quindi di entrare a far parte dell'arredamento della casa senza rubare spazio dedicato alla sola coltivazione. Inoltre può servire ad illuminare zone buie della casa stessa. Le piante avranno, da parte loro, un ambiente con buona umidità e luce, fattori questi essenziali per le orchidee ma difficili da fornire in casa. Quello che scriviamo è frutto della nostra esperienza ma fondamentali per noi sono stati:

Un libro: giardini nel vetro utile per capire le necessità delle piante in genere in ambiente chiuso ed il mantenimento di un sistema in parte autorigenerante

Un sito web: Il terrario per piante carnivore. Utilissimo sito per la costruzione di un terrario. Anche se dedicato alle piante carnivore e non alle orchidee fa capire molte cose. I concetti vanno adattati alle esigenze delle orchidee molto diverse dalle carnivore specialmente in fatto di ventilazione, luce, ph, fertilizzazione. Per questo pensiamo che la costruzione del terracquario debba seguire e non precedere un pò di esperienza con qualche pianta in vaso in modo da conoscere l'esigenze specifiche delle orchidee. Un grazie all'amico Cristiano Autore del sito suddetto.

Una conoscenza personale: Abbiamo la fortuna di conoscere personalmente l'amico Cecchi Sergio esperto ed appassionato di piante carnivore e di piante in genere. I suoi terracquari, in gran parte di piante carnivore, sono insuperabili per bellezza e salute. L'aver visto i suoi terracquari ed aver avuto consigli è stato fondamentale. Un grazie anche all'amico Sergio.

INDICE:

bulletPremessa e ringraziamenti
bulletScelta del luogo
bulletLa base di appoggio
bulletScelta del materiale per la vasca
bulletLa costruzione della vasca
bulletLa costruzione degli interni
bulletL'impianto idraulico
bulletIl filtro per le pompe
bulletLa ventilazione
bulletL'illuminazione
bulletLa temperatura
bulletLa messa in opera
bulletIl generatore di nebbia
bulletLa scelta delle piante
bulletLa manutenzione
bulletLa riparazione
bullet Galleria foto

 

Per le orchidee è migliore un terracquario Perché per le orchidee è consigliabile un terracquario più di un terrario? La risposta è semplice l'acqua ci fornirà l'umidità necessaria senza dover annaffiare in abbondanza in un ambiente chiuso creando marciume. L'acqua, sempre in movimento e sempre ossigenata porterà via le sostanza nocive, evaporerà aumentando l'umidità. Nel terracquario per orchidee non ci sarà terra abbondante, sarà molto povero di nutrienti che permangono fissi, tutto è in movimento soprattutto l'aria e l'acqua.
Scegliere prima il posto della casa dove porre il terracquario e poi costruirlo.

Una mensola sulle scale accoglie il nostro terracquario caldo

Da dove cominciare? Secondo noi la prima domanda essenziale che necessita risposta è: in quale luogo preciso della casa dovrà essere messo? Misurare tale luogo accuratamente e decidere quali saranno i lati esposti alla vista e quali i lati "di servizio" (cavi elettrici, tubi...). Ovvero il terracquario per non essere un ingombrante scatolone deve essere costruito per un luogo preciso ed essere, alla fine, esteticamente ben integrato nella casa. Il posto che lo accoglierà deve essere robusto perché una volta montato ed aggiunta l'acqua il peso sarà notevole. Secondo noi è consigliabile un posto ben in vista in una parte della casa poco illuminata. L'oggetto non passerà inosservato ed illuminerà l'ambiente. Da evitare posti esposti al sole diretto per non correre il rischio di cuocere le piante lessandole. Un poca di luce naturale non guasterebbe ma va bene anche un luogo piuttosto buio.

E' essenziale che la base di appoggio sia solida e si mantenga inalterata nel tempo

  Prima di costruire il terracquario vero e proprio dobbiamo risolvere il problema della base di appoggio. Questo aspetto non va sottovalutato perché il terracquario finito sarà pesante ed il vetro non consente flessioni o torsioni senza rompersi. Avevo posto il mio terracquario freddo su un mobile con un piano di spesso legno di castagno. Ottima solidità e superficie piana. Dopo quasi 4 anni, con l'acqua di condensa, il legno si è deformato senza che io mi accorgessi del pericolo ed il terracquario si è rotto in un angolo. La rottura di un terracquario con 70 litri acqua all'interno e stabilizzato da 4 anni è una tragedia per la casa e le piante in esso contenute. Per essere riparato deve essere vuotato, completamente asciugato..... ed occorrono giorni di lavoro. La base di appoggio è molto importante. Consiglio di porre al di sopra del piano del mobile almeno uno spesso strato di compensato (che avendo fibre ortogonali a strati non si deforma in un'unica direzione) e al di sopra di esso uno strato di polistirolo che si modellerà assecondando le diverse pressioni dovute alle piccole irregolarità. Il compensato potrebbe essere trattato con turapori e vernice per imbarcazioni marine e magari ricoperto da un foglio di materiale plastico adesivo.
Il materiale più indicato è il vetro incollato con  normale silicone trasparente. Costruiamo ora la vasca. Il materiale più indicato è il vetro perché trasparente, facilmente reperibile, pulibile bene senza graffi, non cede alcun elemento all'acqua, eterno e non corrosibile, si incolla benissimo con il normale silicone trasparente che a sua volta è trasparente, facilmente reperibile, pulibile bene senza graffi, non cede alcun elemento all'acqua, eterno e non corrosibile. Quindi accoppiata vincente. Pensate ad un lato della vostra vasca, contenente 60 litri di acqua e posta su di un mobile all'interno della vostra casa, che si scolla: un incubo!
Preferibile la forma a base rettangolare o quadrata Preferibile la forma a base rettangolare. La forma rettangolare o quadrata semplifica molto la costruzione della vasca e permette più forti incollature dei pezzi essendo maggiore la superficie incollata. Sono possibili anche altre forme, noi ad esempio abbiamo costruito il nostro primo terracquario nel 1995 a sezione ottagonale ma il lavoro che richiede è enormemente superiore e sproporzionato, non lo consigliamo.
Scegliere bene lo spessore del vetro è importante Lo spessore del vetro da usare è proporzionato alle dimensioni del terracquario. L'obiettivo è avere alla fine un oggetto che può essere anche spostato (a fatica) senza rompersi per una eccessiva fragilità. Inoltre vetro troppo fine costringerà ad incollature deboli. Per un terracquario, che a differenza di un acquario non è tutto pieno di acqua (che è pesantissima) noi consigliamo uno spessore di 10-12 mm per la base, 5 mm per il resto nel caso di un terracquario piccolo, 6 mm nel caso di uno medio/grosso, 3 mm per lo sportello anteriore ed il "tetto". Usare vetro esageratamente grosso appesantirà notevolmente ed inutilmente l'oggetto, un vetro troppo sottile potrebbe avere conseguenze disastrose magari alla fine della fatica.
Fare un preciso progetto su carta.

Iniziare dalla base.

Ora occorre mettersi a tavolino e fare un progetto su carta con misure precise. Ricordiamoci che il vetro una volta tagliato è tagliato quindi occorre essere precisi e controllare le nostre misure più volte. Iniziamo dalla base ovvero il fondo del nostro terracquario. Le misure della base sono quelle che stabiliranno l'ingombro in larghezza e lunghezza. Queste dovranno essere minori della superficie misurata del posto finale dove posizionare il terracquario in modo da garantirne il totale appoggio su tutta la superficie inferiore ed un minimo di "manovrabilità" per gli eventuali spostamenti.
Le misure dei lati devono tenere conto dello spessore del vetro.

bulletMisure base: B X C
bulletLati ant. e post.: C
bulletLati dx e sx: A=B-2s

Nel progettare le misure dei lati occorre stabilire quale sarà la misura finale del terracquario in altezza, se l'illuminazione è prevista esterna o interna. Il tutto dovrà essere contenuto con buon margine nell'altezza misurata del posto finale dove posizionare il terracquario. Consigliamo di prevedere la incollatura dei lati non di fianco al vetro della base ma al di sopra distribuendo così meglio il carico e non aumentando le dimensioni dell'oggetto in lunghezza e larghezza. Quindi posto ad es. che lo spessore del vetro usato per i lati sia di 6 mm e che la base sia 100 cm X 50 cm le misure dei lati dovranno essere: Vetri anteriore e posteriore: 100 X altezza stabilita; lati: 50-1,2 (6 mm di spessore X 2 vetri) X altezza stabilita.

Soluzione 1

Soluzione 2

Il vetro anteriore, di dimensioni uguali al posteriore, dovrà prevedere una apertura abbastanza ampia da consentire la sistemazione e lo spostamento agevole delle piante e dei componenti posti all'interno (pompe ....). Possiamo scegliere due soluzioni: 
  1. Divisione del vetro anteriore in 3 pezzi di cui due fissi (il superiore e l'inferiore) ed uno nel mezzo apribile. Non abbiamo adottato questa soluzione perché pensiamo che indebolisca la struttura del terracquario in toto, che sia più difficile non far fuoriuscire acqua di condensa o qualche spruzzo.
  2. Far ritagliare un'apertura rettangolare nel vetro stesso, non troppo ampia da indebolire eccessivamente il pannello da riempire poi con uno sportello di vetro più fine (3 mm ad es.) di dimensioni pochi mm più piccolo dell'apertura stessa. Il vetro posto all' interno dell'apertura dovrà essere abbastanza preciso senza lasciare spazi vuoti troppo ampi che lascerebbero passare spruzzi ed acqua di condensa all'esterno.
bullet1 Apertura per cavi elettrici e tubi
bullet2 Apertura per il raccordo con il generatore di nebbia

Livelli dei piani

Uno dei due lati (quello non "a vista" ovviamente) dovrà prevedere l'ingresso di cavi elettrici, aria dall'esterno e, nel caso di un terracquario refrigerato, anche i tubi che porteranno l'acqua da e per il refrigeratore. Facciamo un esempio: prevediamo una pompa da acquario per muovere l'acqua, una o due ventole per muovere l'aria, la necessità di un ingresso per la nebbia (opzionale), un ingresso per il tubo che porta l'acqua al refrigeratore ed un'altro per il  tubo che la riporta al terracquario (opzionale). L'apertura n° 1 è comodo che sia abbastanza alta da consentire il passaggio della spina della pompa. L'apertura n° 2 deve ovviamente essere situata in alto poiché la nebbia tenderà a scendere. Se le luci saranno poste all'interno dovremo prevedere anche l'ingresso dei cavo elettrici per quest'ultime se non preferiamo farli passare dal coperchio. Determinante per calcolare la misura dal fondo del vetro alla quale situare sia l'apertura per lo sportello del vetro anteriore sia l'apertura n° 1 sul vetro laterale è stabilire quanto profonda dovrà essere l'acqua. La profondità dell'acqua dovrà essere tale da garantire l'immersione della pompa senza dover aggiungere troppo frequentemente acqua. Noi consigliamo di calcolare un livello dell'acqua di minimo 10 cm e massimo di 15 ma dipende dalle dimensioni della pompa utilizzata. Il piano "asciutto" starà sopra alla superficie dell'acqua ,con qualche cm di sicurezza, e le aperture avranno il loro limite inferiore ancora più in alto ad evitare spruzzi o fuoriuscite di acqua. Ad esempio: Altezza acqua: 11 cm, altezza piano 21 cm, inizio apertura sportello 31 cm. Le misure suddette sono tutte a partire dal fondo. Controlliamo tutte le misure e facciamo tagliare i vetri.

Profilato ad "L"

Base contornata dal profilato

bullet1) Vetro anteriore
bullet2) Cerniera
bullet3) Paletto
bullet4) Battuta
bullet5) Vetro sportello

Profilato di alluminio per il tetto. Vista laterale

 In commercio, in qualunque negozio di "fai da te" sono in vendita dei profilati in alluminio con sezione ad "L" di spessore minimo: acquistiamo per una lunghezza sufficiente a contornare il perimetro della base del terracquario e seghiamo i pezzi per raggiungere questo scopo appunto. Incolliamo con silicone i profilati per metà perimetro (ovvero un lato lungo ed uno corto) e facciamo asciugare. La branca verticale del profilato fornirà un sostegno per il montaggio dei vetri verticali facilitando la manovra. Il perimetro contornato dai profilati sarà più robusto ed offrirà al silicone una superficie maggiore. Mentre aspettiamo che si solidifichi il silicone montiamo il vetro fine che servirà da sportello al vetro anteriore. E' infatti più comodo montarlo ora potendo stendere il vetro per terra. Dobbiamo prima montare le "battute" del vetro ovvero due piccoli (pochi cm bastano) segmenti metallici a sezione ad "L" che impediranno allo sportello di cadere all'interno del terracquario. Montiamo poi due piccoli "paletti" metallici che impediranno allo sportello di cadere all'esterno se non deliberatamente aperti. E' consigliabile, per questo montare i paletti con la direzione di chiusura in basso, in modo che non si possano aprire spontaneamente per gravità. Infine montiamo due cerniere, sempre metalliche, sulla parte inferiore dello sportello in modo che sia apribile verso l'esterno e dall'alto in basso. Il silicone da adoperare per il fissaggio di queste parti metalliche è quello per lattoneria non quello trasparente. Il silicone per lattoneria non contiene acido acetico che corroderebbe il metallo creando uno strato di acetato proprio dove dovrebbe incollare rendendo debole l'unione dei due pezzi. Montiamo ora la vasca. Per prima cosa occorre sgrassare accuratamente le superfici dei vetri che dovranno essere incollate in modo da assicurare una forte presa del silicone. Stendiamo il silicone su entrambe le superfici da incollare , senza abbondare , iniziando dai vetri che devono andare sui lati con i profilati fissati. Fissare temporaneamente i vetri insieme con piccole strisce di nastro adesivo trasparente. Montiamo subito gli altri due vetri ed i profilati mancanti terminando così il perimetro della base. Fissiamo tutto con piccole strisce di nastro adesivo e controlliamo che i vetri verticali siano ben a contatto con la base e fra di loro, non debordanti, ben accostati alla branca verticale dei profilati. Stendiamo con il dito e molta cautela il silicone fuoriuscito in eccesso negli angoli ora che è fresco. Non tocchiamo più nulla e lasciamo asciugare bene. Questa fase è la più delicata perché il vetro è fragile e pesante. Occorre anche prestare attenzione a non imbrattare troppo le superfici "a vista" dei vetri con le mani sporche di silicone. Una volta che il silicone sarà polimerizzato il terracquario avrà acquistato solidità e potrà essere maneggiato con maggior disinvoltura. Aggiungiamo ora un filo di silicone negli angoli diedri interni del terracquario abbondando un pò fino all'altezza che raggiungerà l'acqua, in modo da evitare perdite, e pressiamolo passando un dito della mano. Facciamo asciugare nuovamente bene e proviamo la tenuta della vasca aggiungendo acqua e lasciandola una mezza giornata in modo da identificare eventuali perdite.

Il tetto

Costruiamo ora il "tetto". Anche questo dovrà essere rimovibile in toto , apribile per settori, per essere pratico, ed ovviamente trasparente. Noi abbiamo risolto utilizzando 3 pezzi di vetro fine (3 mm) che scorrono su profilati di alluminio di sezione ad "E" (facilmente reperibili) posti sul bordo superiore dei lati anteriore e posteriore del terracquario. Due vetri andranno sulla guida inferiore ed uno su quella superiore potendo così scorrere liberando fino ad 1/3 circa della superficie del tetto o anche essere tutti rimossi. I 3 vetri devono essere di misura tale da sovrapporsi per alcuni cm.
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Creato il 08/05/2004 Aggiornato il 01/06/2006